C’era una volta

L’allodola e il fico

Basilicata, Italia

In mezzo alla radura c’era un maestoso e fronzuto albero di fico, tra i suoi rami e le sue foglie albergavano tanti uccelli e da un ramo all’altro era un bisbiglio di voci.
L’albero era contento e dialogava col venticello di marzo della sua fortuna; raccontava degli amori dei suoi inquilini e delle loro litigate per un nido occupato o per un ramo invaso da altri uccelli.
La vita trascorreva serena e gli uccelli lodavano l’ombra graditissima delle sue foglie.
Tutto ad un tratto si alzò un vento fortissimo, che scosse l’albero fin nelle radici, ed una pioggia furiosa si abbatté sulle foglie che rovinarono al suolo; infine un lampo accecante bruciò i suoi rami. Gli uccelli scapparono impauriti e trovarono riparo nel bosco vicino.
L’albero era spoglio e spettrale e così si lamentava:
– Ohibò! Povero me! – e tendeva verso il cielo i suoi rami spellati e bruciacchiati.
Passata la furia, gli uccelli ad uno ad uno, tornarono ad ispezionare il loro albero e cosa fosse rimasto dei nidi.
Per primi arrivarono il nibbio e l’avvoltoio, tutti e due uccelli di rapina e di carogne, lo beffeggiarono, lo schernirono e lo canzonarono:
– Venite con noi. – dissero agli altri uccelli – Non vedete che l’albero è caduto in rovina? Ormai non può darci più niente.
Si udì uno schiamazzo ed un frullio di ali e gli uccelli volarono via.
Sul posto rimasero un’allodola ed una colomba e così parlarono tra loro:
– Io resto sul mio albero, che mi ha ospitato nella buona sorte ed ora mi terrà nella cattiva. – Disse l’allodola.
– Io sono nata tra i suoi rami – rispose la colomba – e non la abbandonerò. Mi ha fatto ombra d’estate e mi ha cullato nella tormente invernali.
– Pregherò il buon Dio – aggiunse l’allodola – affinché con il mio canto possa rinnovare la sua bellezza e tutti quelli, che ora lo disprezzano, possano tornare tra i suoi rami ad addolcire la sua vecchiaia.
Ed incominciò a cantare.
– Ciricì, ciricià tutte le foglie rinascono qua
chioma maestosa, scorza dei rami callosa.
Ciricì, ciricià.
L’albero si consolò ed aprì i suoi rami per accogliere l’allodola e la colomba.

da Fiabe lucane di Francesca Amendola, Mario Adda Editore 2003

  admin   Ott 22, 2015   C'era una volta   0 Comment Read More