Salame di fichi – Calabria, Marche – Italia

  admin   Ott 05, 2015   Calabria, Dolci, Italia, Marche, Ricette   0 Comment

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Lonzino di fico
Marche, Italia

Dolce tipico marchigiano, in particolare della provincia di Ancona, ha una origine antichissima: risale infatti al 65 d.C. la ricetta di un salsicciotto fatto di fichi sminuzzati e aromatizzati con sesamo abbrustolito, anice d’Egitto, semi di finocchio e cumino, tramandata dalla tradizione della cucina contadina della Vallesina che voleva si preparasse alla fine dell’estate per poi regalarlo ai bambini all’Epifania, nella calza della Befana.

Il nome deriva sia dalla forma che dal fatto di venir conservato appeso in un luogo fresco proprio come i salumi.
Si prepara macinando fichi secchi dottati o brogiotti abbastanza morbidi, insieme a noci, mandorle, semi di anice e finocchio e spesso anche pezzetti di cedro. Talvolta viene aggiunta della sapa (mosto di uva bianca o nera). Il composto si ammorbidisce con il mistrà, liquore ottenuto dalla macerazione di frutti di anice in alcol. L’impasto, modellato in forma cilindrica (circa 20 centimetri per 6 di diametro), viene avvolto nelle foglie di fico, brevemente sbollentate e leggermente sovrapposte, legate con spago o fili di lana proprio come una lonza.
Si conserva bene fino a primavera inoltrata.

Va gustato tagliato a fettine, togliendo le foglie, o in abbinamento a formaggi di media stagionatura o a fine pasto insieme ad un vino passito.

La preparazione è riconosciuta dal 1999 come Presidio Slow Food con l’intento di valorizzarne la produzione e contribuire allo sviluppo della coltivazione dei fichi e alla salvaguardia delle varietà meno forti sul mercato.
Salame di fichi
Calabria, Italia

Preparazione a forma di salamino a base di fichi secchi Dottato di Calabria, medi e/o piccoli, che vengono cotti in forno fino a doratura, poi triturati e amalgamati con mandorle, noci, nocciole, agrumi freschi, frutta candita, cannella e mielata di fichi.
Si accosta bene ai formaggi semidolci o a media stagionatura, ottimo con un caprino stagionato, accompagnato da vino rosso o bianco.
Gustato a fine pasto come dessert si abbina alla perfezione a un vino dolce come il Moscato di Saracena.

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